TECNICA COLTURALE:
Le forme di allevamento possono essere: vaso basso (sesti 5,5 x 3 m),
palmetta irregolare (4,5 x 3 m),
e Palmetta libera (4,5 x 3 m).
L’irrigazione è fondamentale nel periodo della fioritura,
dell’allegagione e dell’accrescimento del frutto.
Non presenta problemi di nutrizione.
Circa la potatura del susino essa si basa sempre sull’habitus di fruttificazione
(decidere se produrre su dardi, rami misti, rami anticipati)
cui si aggiungono interventi di contenimento delle dimensioni della pianta,
eliminazioni di rami soprannumerari;
per il susino europeo oltre a lasciare una buona carica di gemme
bisogna tener conto che occorrono potature più energiche per cv che producono su rami più corti;
per il susino cino-giapponese invece le potature più energiche
per cv che producono su rami misti e brindelli e meno energiche con eruzione su mazzetti di maggio.
Si usa anche la potatura verde,
specie nel meridione e poi il diradamento dopo l’indurimento dell’endocarpo.
PRODUZIONI:
La raccolta copre un periodo ampio, da giugno ad ottobre,
perciò possono essere eseguite anche cinque raccolte.
Gli indici di maturazione sono: il grado rifrattometrico,
la resistenza della polpa (misurata col penetrometro),
il rapporto solidi solubili/acidità totale, infine la variazione del colore di fondo della buccia.
La prima raccolta è sempre la migliore, mentre la terza dà frutti di seconda qualità.
Per l’essiccazione va ritardata la raccolta e con unico passaggio.
La conservazione in frigorifero delle susine può essere solo di breve durata
in quanto questi frutti mal sopportano i trattamenti termici di conservazione
essendo facilmente soggetti all'imbrunimento della polpa.
AVVERSITÀ:
Sono importanti le batteriosi quali il cancro batterico delle drupacee,
Pseudomonas mors-prunorum, e la maculatura batterica, Xantomonas campestris pv pruni;
da non dimenticare la Sharka o Plum Pox Virus,
che si trasmette ad opera di molti afidi.
Alle malattie dette, di cui se ne occupa il miglioramento genetico,
si aggiungono Fitoplasmosi (sui cino-giapponesi), Moniliosi, con Monilia laxa e fructigena,
e non mancano lepidotteri, tra cui tignola, ed afidi..